Chi siamo

Il Comitato Ani-Discarica Cà Balestra nasce per combattere la realizzazione di discariche presso il sito Cà Balestra, adiacente all’abitato di Quaderni di Villafranca e Valeggio sul Mincio.

Nel 2012 è stato presentato un progetto per discarica di RIFIUTI SPECIALI, contro cui il Comitato si è battuto fortemente, fino alla vittoria finale (la bocciatura del progetto nel 2018).

A fine 2023 viene presentato un progetto per una DISCARICA di AMIANTO nello stesso sito.

Si tratterebbe della discarica per amianto più grande di tutto il Veneto e sovradimensionata rispetto al fabbisogno di smaltimento di amianto dell’INTERA RAGIONE.

Oltre a questo, la discarica si collocherebbe in zona vulnerabile in quanto AREA DI RICARICA DELLE FALDE ACQUIFERE e adiacente alla famosa discarica CA’ BALDASSARRE che ha causato forti problemi di inquinamento. Inoltre, Valeggio sul Mincio è una ZONA A FORTE VOCAZIONE TURISTICA che attira turisti da tutto il mondo per le sue bellezze (Borghetto, Parco Giardino Sigurtà, Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione Touring Club…).

Per questa ragione il Comitato è sceso in campo e si è ricostituito per continuare la battagli per la difesa del NOSTRO PATRIMONIO TERRITORIALE ECONOMICO E CULTURALE.

PER NON DIMENTICARE

1983
La Regione Veneto autorizza l’apertura della discarica di Ca’ Baldassarre (ex cava). Il controllo spetta al Comune di Valeggio s/M. e la gestione alla società Bastian Beton.
I cittadini di Quaderni sono preoccupati perché il paese è a valle della futura discarica, con enormi rischi di inquinamento.
La discarica è stata presentata come “piccola, pubblica e controllata”.
Si costituisce il COMITATO ANTI DISCARICA.

1984
Il Comitato si rafforza e tutta Quaderni è decisa a scendere in piazza. Si cercano contatti con enti ed istituzioni sensibili o interessati al futuro della discarica. Prime manifestazioni davanti alla discarica dall’autunno all’inverno. La Bastian Beton denuncia 7 rappresentanti del Comitato, una chiara
azione intimidatoria. Il paese risponde unito: altri 300 abitanti si autodenunciano.

1985
4 cittadini di Quaderni vengono eletti in consiglio comunale a Villafranca. La popolazione rinnova l’impegno e passa Natale e Capodanno in discarica.

1986
I cittadini di Quaderni diventano ancora più decisi e chiedono esplicitamente e a tutti i livelli la chiusura dell’impianto, la bonifica della cava e un puntuale controllo di gestione. A Natale si ritorna in discarica, ma la tensione ora è maggiore. La popolazione è a un bivio: è necessario schierarsi pro o contro la discarica!

1987
3 gennaio: una giornata indimenticabile! I cittadini di Quaderni fanno quadrato, civilmente, davanti alla discarica. Ca’ Baldassarre è diventata un caso nazionale. Arrivano polizia e carabinieri in assetto di guerra: sono “200 minuti di tensione”(come li definirono i giornali dell’epoca). La Prefettura rassicura la popolazione. Nuova proposta di Regione, Provincia, Comune di Valeggio: per ridurre i rischi la discarica deve essere presto riempita e chiusa con un con un “coperchio”. I tecnici ammettono che la scelta è dettata dalla mancata costruzione del fondo della discarica con una seria impermeabilizzazone. Il paese risponde con una serrata dei negozi e una protesta ad oltranza presso la discarica.
Giugno 1987: la popolazione propone l’astensione dal voto alle elezioni politiche. I giornali richiamano fortemente l’iniziativa. Alla fine vota solo il 40%dei cittadini. Il Comitato spedisce le schede elettorali al Presidente della Repubblica. In autunno riprendono le proteste.

1988
E’ l’annata di analisi e controanalisi, denunce e controdenunce, promesse di controlli, limitazioni ed autorizzazioni a maggiori conferimenti. Nuovo problema: la fuoriuscita di gas dai campi limitrofi alla discarica. La notte del 18 gennaio, in uno spettacolare provocatorio esperimento, viene dimostrata inequivocabilmente l’esistenza del biogas, causato dalla decomposizione dei rifiuti. Le amministrazioni comunali non rispondono.

1989
Continua la promozione di azioni legali, interpellanze in Regione e al Governo.

1991
Si inizia a parlare di risagomatura, di verifica di aspetti tecnici, funzionali e gestionali e di accantonamenti di importi per la gestione post-mortem di Ca’ Baldassarre.

1996
Ca’ Baldassarre viene dichiarata chiusa. Inizia la fase post-mortem.

1997/2000
Ripetuti tentativi di riapertura, anche da parte di soggetti terzi.

2001
Si ridispone un piano di sicurezza e si valuta una nuova risagomatura. Viene ipotizzato un adeguato manto di copertura.

2001/ 2012
Gestione post-mortem della discarica Ca’ Baldassarre.

2012
26/03/12: Adige Ambiente Srl presenta la richiesta di realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento rifiuti in Cava Balestra, adiacente a Ca’ Baldassarre.

Nasce il nuovo COMITATO ANTI DISCARICA CA’ BALESTRA.